Una corretta igiene dentale (domiciliare e professionale), un’alimentazione a basso contenuto di zuccheri ed uno stile di vita sano sono tre semplici pratiche quotidiane che giocano un ruolo fondamentale nella lotta alla carie.
Nonostante però tutte le raccomandazioni del caso, la carie resta ancora oggi la patologia cronica più diffusa al mondo, che coinvolge persone di qualunque età. Per quale motivo?
Sicuramente contribuisce il fatto che, nelle prime fasi di sviluppo, il suo decorso sia tendenzialmente lento e pressoché asintomatico. Per questo, la prevenzione ed un’incessante informazione di supporto possono fare molto per evitare l’insorgere di problematiche dolorose e importanti collegate alle carie dentali, come granulomi, ascessi, cisti dentarie, gengiviti e piorrea.
Cerchiamo quindi, di capire insieme nel corso di questo articolo, che cos’è la carie, quali sono i fattori che la favoriscono ed in che modo l’igiene dentale può contrastarne la formazione.
Cos’è la carie?
La carie dentaria è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto, dentina, cemento) causata dai batteri presenti nei depositi di placca e tartaro.
In condizioni di salute, questi microrganismi trovano una barriera naturale nello smalto dentale. Quando però gli accumuli di placca e tartaro aumentano, può succedere che gli acidi prodotti dai batteri riescano a demineralizzare e ad intaccare lo smalto, creando al suo interno dei varchi. Ha inizio così un processo cariogeno che, dalla superficie penetra velocemente nel dente sempre più in profondità, fino a coinvolgere la polpa dentale. In questo stadio finale, il processo infiammatorio causa spesso mal di denti, pulpiti e possibili complicazioni che inducono a correre dal dentista quando, oramai, non si può più fare molto per preservare l’integrità del dente.
Denti cariati: quali le cause?
I fattori che aumentano l’incidenza della carie sono:
Un cambiamento della qualità e della quantità di saliva
La saliva riveste un ruolo essenziale per la salute del cavo orale: normalmente, ha un valore di pH compreso tra 6 e 7; questo significa che si tratta di una soluzione neutra. La saliva, infatti, contiene bicarbonato, grazie al quale il pH del cavo orale viene riportato alla neutralità dopo i pasti. Ogni volta però che il valore di pH della bocca scende al di sotto del 5.5 o la quantità di saliva prodotta è insufficiente, il nostro cavo orale si trasforma in un ambiente acido che favorisce il proliferare di batteri patogeni e, allo stesso tempo, sottopone lo smalto dentale ad un’azione erosiva e cariogena.
Simili casi si possono verificare in gravidanza, in seguito all’assunzione di certi farmaci (come antidepressivi ed antistaminici) o in presenza di determinate patologie, come il diabete Mellito o le parodontopatie.
Cattive abitudini alimentari
Anche un’alimentazione ricca di zuccheri o caratterizzata da frequenti spuntini può aumentare il rischio di carie. Come abbiamo visto nell’articolo “Gli alimenti amici e nemici di un sorriso perfetto”, gli zuccheri semplici sono tra gli alimenti più cariogeni. La loro frequente assunzione contribuisce infatti ad abbassare il pH della bocca, favorendo una demineralizzazione dello smalto superficiale che, con il tempo, lo espone all’azione erosiva ed infiammatoria dei batteri patogeni.
Conformazione delle arcate dentarie
Arcate dentarie disarmoniche, malocclusioni, denti storti possono favorire l’insorgenza di carie, perché il loro accavallamento rende l’igiene dentale quotidiana una pratica difficoltosa da effettuare con il solo spazzolino, facilitando in questo modo la formazione della placca batterica.
Questo rischio vale anche per chi, pur avendo denti ben allineati, tende a sottovalutare l’importanza delle sedute di igiene dentale professionale, pensando che sia sufficiente lavarsi i denti a casa tutti i giorni. Purtroppo, spazzolino, filo interdentale e buona volontà non bastano per eliminare con efficacia gli accumuli di cibo ed i depositi di placca e tartaro, perlomeno, non nelle zone difficili da raggiungere. Non a caso, le carie dei denti del giudizio, dei molari, insieme a quelle interdentali o interprossimali (tra un dente e l’altro) sono le più comuni.
Concludendo …
L’igiene dentale professionale è un trattamento a cui è buona norma sottoporsi almeno due – tre volte all’anno. Viene eseguito nel nostro studio dentistico di Torino da un igienista dentale ed assolve a tutta una serie di metodiche fondamentali per assicurarti un’accurata pulizia dei denti. Come abbiamo visto nell’articolo “Igiene dentale professionale: in cosa consiste? È dolorosa? Perché è così importante?” l’igiene dentale professionale è una procedura terapeutica che generalmente richiede poco tempo, ma che è fondamentale per preservare lo stato di salute nella tua bocca. Essa favorisce infatti, la rimozione efficace e completa di placca, tartaro ed aggregati batterici, la prevenzione di disturbi e disagi come sanguinamento, recessione gengivale e malattie parodontali anche gravi ma, soprattutto, una drastica riduzione del rischio di carie.